LA MISERICORDIAUna collaborazione nata nel millennio scorsoFare beneficenza è una delle ragioni che, fin dall'inizio, ci ha spinto annualmente a cimentare le nostre modeste doti nelle difficili arti di commediografi, scenografi, compositori, musicisti, registi e attori. E infatti nelle prime edizioni dell'operetta abbiamo dato il nostro piccolo aiuto all'Associazione Toscana per la lotta alla Leucemia dell'infanzia (ATL) e alle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Poi, nel 1996 (l'anno di "Oh Marat perché sei morto") abbiamo incontrato la Misericordia... e da allora non abbiamo più saputo fare a meno gli uni dell'altra. Quell'anno, gli incassi resero possibile la donazione di cinque carrozzine per disabili, ma al di là del pur importante aiuto finanziario, si inaugurò una tradizione che non si è più interrotta: offrire agli anziani ospiti delle varie istituzioni cittadine una replica dell'Operetta a loro esclusivamente riservata. A volte siamo andati noi da loro, in Campansi, altre volte sono venuti loro da noi, in teatro, con grande mobilitazione di TraIn e servizi sociali per gli accompagnamenti, ma mai la tradizione è stata... tradita. E poi, piano piano, a cavallo tra un millennio e l'altro, tante altre iniziative piccole e grandi che ci hanno visto protagonisti insieme: dagli interventi mirati a rendere possibili operazioni chirurgiche e cicli di cure per persone particolarmente bisognose, alla partecipazione al progetto del Telesoccorso; dal contributo per un autoambulanza, agli interventi in favore degli anziani... e ci fermiamo qui perché continuare potrebbe sembrare un inutile e antipatico esercizio di vanteria. Meglio di ogni discorso che potremmo fare noi, valgono le parole di stima e amicizia che ogni anno, dalle pagine dei nostri libretti di sala, ci rivolge (caffè pagato...) il Provveditore della Misericordia, Mario Marzucchi... e più ancora vale a ripagarci del nostro sforzo l'entusiasmo col quale i nostri "vecchietti" affollano il teatro il sabato pomeriggio. Ma non crediate che si faccia tutto questo solo per la gloria, o per la soddisfazione di fare qualcosa di utile alla comunità... no, no... c'è dell'altro: anche noi abbiamo il nostro bravo tornaconto. E che tornaconto: è proprio grazie alla collaborazione con la Misericordia che abbiamo fatto amicizia con Alfredo "Dedo" Orazioli: il piccolo grande uomo che, pur essendo tecnicamente "fuori quota", è ormai a pieno titolo uno di noi, un ragazzo del 53 per meriti acquisiti sul campo. |
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