SANT'EUSANIO FORCONESE

Sul palco insieme ai ragazzi del 53.

In occasione di Vista e Rivista, a due anni esatti dal terremoto che aveva sconvolto l'Abruzzo e la provincia de L'Aquila è venuto a trovarci Giovanni Berardinangelo, sindaco del piccolo paese di Sant'Eusanio Forconese con cui si è creato un profondo legame di amicizia dopo le tragiche scosse dell'aprile 2009.

Buona parte dell'incasso dell'operetta del 2010 era stato devoluto al paese di S. Eusanio e durante l'inverno avevamo ospitato una delegazione di 50 cittadini a Siena, organizzando un pranzo nei locali della Misericordia e allestendo un tour nei nostri luoghi più significativi. Certo, una goccia nel mare, ma ormai a Sant'Eusanio sono nostri amici, e dal palco dei Rozzi il sindaco ci ha tenuto a sottolinearlo con queste parole.

A seguito del grave evento sismico del 6 aprile 2009, la comunità di Sant'Eusanio Forconese ha sperimentato che "gli amici si vedono nel momento del bisogno". In nostro soccorso, infatti, sono giunti moltissimi amici che, fino al giorno prima, non sapevamo neppure di avere: mi riferisco, nello specifico, ai tanti volontari del gruppo delle Misericordie di Siena e ai "giovanissimi" Ragazzi del 53, anche loro impegnati in attività nel sociale.

Cari Ragazzi del 53, siete entrati nei nostri cuori con la vostra allegria e simpatia messa al servizio di iniziative solidaristiche e volevo ringraziarvi -unitamente alla Provincia di Siena, alla Banca Monte dei Paschi di Siena, e a tutti gli Enti e Associazioni di Protezione Civile e Volontariato ed ai senesi tutti- per aver pensato a riversare i vostri nobili sentimenti ed i vostri sinceri gesti di affetto nei confronti della comunità di Sant'Eusanio Forconese, che mi onoro di rappresentare.

Vi saluto con un grande abbraccio e con una frase dello scrittore Gibran Kahalil: "Puoi dimenticare la persona con cui hai riso, mai quella con cui hai pianto".