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2011 - C'ERA UNA VOLTA LA RIVISTA......anzi, la "Vista e Rivista".Se c'è un genere teatrale in disuso e poco rappresentato, questo è la rivista. Eppure ogni tanto la vedi riaffiorare e il piacere di ritrovarla è lo stesso che si prova incontrando un vecchio compagno di scuola mai dimenticato. Perché in fondo, con un presente così problematico e un futuro pieno di incognite, qualche volta rifugiarsi nel passato e magari esplorare quella meravigliosa soffitta piena di cianfrusaglie che è la nostra memoria, alla ricerca di sensazione che pensavamo perdute e che invece sono solo finite sotto un cumulo di altre cose inutili, fa veramente bene allo spirito. Da anni l'avevamo in mente: la rivista. E' nel nostro DNA, siamo tutti un po' guitti e un po' cialtroni, com'è nella tradizione di questo genere teatrale. E poi a Siena la facevano all'Impero, che per noi è una fonte inesauribile di ricordi, dalle prime sigarette fumate di nascosto ai baci furtivi con la citta che altrimenti non sapevi dove portare, fino ovviamente al varietà con tanto di spogliarello atteso naturalmente con trepidazione, anche se qualche volta deludente. Perciò ci siamo finalmente decisi: quest'anno si mette in scena la rivista, con una commedia in un certo senso autobiografica, considerando che molti degli eventi e delle situazioni che rappresentiamo accadono realmente quando prepariamo il nostro annuale evento teatrale. Perché niente è semplice come alla fine sembra, e per arrivare a rappresentare uno spettacolo bisogna trovare un teatro. E una volta trovato, c'è da provarlo, questo benedetto spettacolo, e quindi serve anche un posto dove fare le prove, e poi, si sa, le nostre prove sono tutt'altro che scontate. A questo punto i giochi sono fatti, e nella nostra rivista c'è davvero tutto: cantanti, comici, illusionisti, balletti e spogliarelli. Ebbene sì, ci abbiamo messo anche uno spogliarello, come nella migliore tradizione di questo genere di spettacolo: un evento certo non adatto ai deboli di cuore, tanto che uno dei nostri medici (medico vero...) ci ha tenuto a raccomandare di avere un cardiotonico a portata di mano. E poi si va in scena, e ai posteri (come si dice) l'ardua sentenza. Certo, sempre con lo stesso dubbio: avremo fatto centro, o stiamo cominciando a dare segni di stanchezza? Che dire... l'entusiasmo è quello di sempre, forse addirittura di più: figurarsi che quest'anno ci sono anche nuove leve all'esordio. E questo è un altro segno della nostra vitalità. |
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