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2003 - HO INCONTRATO IL TEMPO E MI HA DETTO:

non smettere di sognare perché altrimenti sarò costretto a farti invecchiare.

E' dall'anno scorso che vanno dicendo che quella di quest'anno, visto che si finisce 50 anni, sarà la nostra ultima operetta... che quella dell'altr'anno è stata la decima e allora ormai basta... e pare anche che secondo certa gente lo strano sodalizio molto senese dei ragazzi del 53 sia ormai fuori luogo, perché il termine 'ragazzi' mal si addice a uomini che ormai hanno mezzo secolo di vita sulle spalle.

Dice... Pare... Sembra... Chissà... Boh... Le malelingue, è noto, abbondano nelle città di provincia... intanto noi l'anno scorso, abbiamo messo in archivio l'operetta numero 10, e non abbiamo certo l'intenzione di fermarci qui.

Tanto è vero che, direttamente interpellato in proposito, il Presidente ha avuto modo di rassicurare la cittadinanza: "Non abbiamo nessuna intenzione di lasciarvi in pace... peggio per voi."

E' vero che il tempo gioca a nostro sfavore, ma noi abbiamo più volte dimostrato di fregarcene del tempo, sempre con questa voglia di rimetterci in gioco su quel palcoscenico dove, ci potete scommettere, anche l'ultimo di noi, in un futuro molto (ma mooolto remoto) salirà per mettere in scena la nostra operetta. E se sarà davvero l'ultimo rimasto, allora vi dovrete ciucciare un bel... monologo.

In tutto questo non c'è retorica né autocelebrazione, sarebbe fin troppo facile e non è nel nostro DNA. C'è solo il desiderio del divertimento come unico filo conduttore da quando si inizia a scrivere il primo rigo della sceneggiatura fino all'ultima battuta dell'ultima replica.

Mai come quest'anno, forse proprio perché siamo alla svolta del mezzo secolo, sentiamo questo impulso di trasmettere la nostra voglia di allegria, che non è fuga dalla realtà, realtà che al contrario, come testimonia la beneficenza che grazie anche alla Misericordia riusciamo a fare, pervade ogni momento della nostra messa in scena.

Intanto festeggiamo i nostri dieci lustri, accompagnati dai nostri fenomenali musicisti: per l'occasione si sono dati proprio questo nome... i Dieci Lustri, anche se, a ben vedere, l'unico vero "lustro" è il  mitico percussionista (fuori quota) Antonio Fommei. Anche alle loro melodie si deve il successo che ci ha accompagnato in questi anni.

Così tiriamo avanti, pronti per i prossimi 50 anni. E se ci guardiamo intorno, ci accorgiamo che siamo e facciamo, come diceva quello... "poco se mi giudico, molto se mi confronto". Tanto è vero che quelli del 52 sembrano i nostri nonni e quelli del 54 i nostri fratelli maggiori. Alla luce di questa obbiettiva constatazione siamo speranzosi (senza toccarsi...) di arrivare tranquillamente tutti al traguardo dei cent'anni.

Tirando le somme, possiamo dunque affermare di essere esattamente "nel mezzo del cammin di nostra vita"... e peggio per chi dovrà sorbirsi altre 50 operette: intanto godetevi quella di quest'anno.

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